Alle pendici meridionali dell’altopiano dei sette comuni si trovano le sorgenti che danno acqua e vita al “cion”, il Chiavone bianco.Con questa risorsa l’uomo ha costruito da molto tempo, lungo la valle dei mulini, le diverse macchine idrauliche. L’energia dell’acqua veniva utilizzata infatti per fare funzionare i mulini per macinare il grano, i “pestarini” per brillare l’orzo, i magli per battere il ferro e la segheria per fare tavole e travi.valle dei muliniIn vari fabbricati sono ancora conservati  i meccanismi, risistemati e perfettamente funzionanti, che consentono di trasferire l’energia, prodotta dalla caduta dell’acqua nelle ruote idrauliche, agli ingranaggi e da questi alle macine, alle pile e ai martelli che completano questi congegni.

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Valle dei Mulini