All’interno della meravigliosa Villa quattrocentesca di Ca’ Erizzo, lungo le rive del fiume Brenta, è sorto il Museo Storico della Grande Guerra. Suggestivo e ben curato, si propone di far scoprire una parte di storia della Grande Guerra dimenticata da gran parte della storiografia: l’intervento americano in Italia nella Prima Guerra Mondiale. Nelle cinque sale messe a disposizione i curatori hanno raccolto diverso materiale (in prevalenza fotografico) che testimonia come la partecipazione statunitense non si sia limitata al volontariato medico ma sia stata anche a fianco dei combattenti italiani nell’ultimo anno di guerra.
La sala d’ingresso è dedicata ad museo hemingway, uno dei più famosi scrittori del ’900 che partecipò alla Grande Guerra quale membro dell’ARC (American Red Cross). È possibile leggere passi dei suoi romanzi ispirati da questo avvenimento come “Addio alle armi”, “Di là dal fiume e tra gli alberi” oltre ad un prezioso racconto, poco conosciuto, con protagonista un pugile italo-americano della California arruolato tra gli Arditi a Ca’ Erizzo. Una sezione è dedicata poi alla partecipazione degli aviatori americani e in particolare al loro comandante, Fiorello La Guardia, futuro sindaco di New York a cui è stato dedicato anche uno dei tre aeroporti della città.
Nelle altre sale si succedono le testimonianze e le documentazioni (molto spesso inedite) riguardanti le tappe salienti della Grande Guerra. Dalle battaglie sull’Isonzo a quelle sul fronte veneto-trentino per giungere infine ad un approfondimento sulle vicende locali: l’ARC a Ca’ Erizzo e sul Massiccio del Grappa, i giornaletti di guerra distribuiti fra i soldati americani e le fotografie di Hemingway in questo suo periodo italiano.