L’Eremo di San Romedio
Il Santuario di San Romedio nelle vicinanze di Sanzeno in Val di Non è sicuramente il più interessante esempio di arte cristiana medioevale presente in Trentino. Si tratta di un noto luogo di pellegrinaggio, costruito su una rupe calcarea alta oltre 70 metri.
Immerso in una splendida cornice naturale, il complesso architettonico è formato da più chiese e cappelle costruite sulla roccia. L’intera struttura è collegata da una ripida scalinata con ben 131 scalini. La cappella più antica dell’edificio risale all’XI secolo, nel corso dei secoli sono state erette altre tre piccole chiese, due cappelle e sette edicole della Passione.
Questo suggestivo luogo ricco di spiritualità sorge grazie alla figura dell’eremita Romedio di Thaur. Alla morte dell’eremita, i suoi fedeli scavarono nella roccia la sua tomba dando così vita ad un culto che continua ancora oggi.
Ci sono varie leggende su San Romedio e la più nota è sicuramente quella che riguarda un orso. Si narra che l’eremita Romedio ormai anziano era diretto a cavallo a Trento, per incontrare il Vescovo, ad un certo punto il cavallo viene sbranato da un orso, ma Romedio sarebbe riuscito a rendere mansueto l’orso cavalcandolo fino a Trento.
Il 15 gennaio si festeggia il giorno di San Romedio e nel santuario si celebra una messa e si può mangiare il tipico piatto del pellegrino. Il santuario è visitato annualmente da oltre 200.000 pellegrini ed è custodito da due frati dell’Ordine di San Francesco d’Assisi.
La passeggiata nella roccia che porta da Sanzeno al Santuario è un’imperdibile esperienza, inoltre alla base del santuario è presente un’area faunistica dove vive un simpatico esemplare di orso bruno.
Canyon Rio Sass
Giochi di luce tra vertiginose pareti di roccia, passerelle sospese nel vuoto, marmitte dei giganti, fossili, stalattiti, muschi, felci e alghe colorate: il Canyon Rio Sass è un labirinto scavato dalla natura, trasformato in un percorso naturalistico affascinante e adatto a tutti.
Si parte dal paese di Fondo: dopo aver indossato una mantellina gialla e un elmetto ci si inoltra tra le fondamenta delle antiche abitazioni costruite a strapiombo sulla profonda gola, per giungere ai canyon.
Cullati dal frastuono dell’acqua si cammina sulle passerelle metalliche, in un viaggio che può durare fino a due ore, con passaggi fino a 90 metri dal suolo.